Testi canzoni

Canzoni e Autori

FIUME SAND CREEK (Fabrizio De André)
Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
E quella musica distante diventò sempre più forte
Il lampo in un orecchio nell’altro il paradiso
Le lacrime più grosse
Fiorì di stelle rosse
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
C’erano solo cani e fumo e tende capovolte
Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek
ANDREA PREVIDI

IL GIGANTE (Rio)
Il Gigante è un inno all’ambiente contro le speculazioni della società moderna e
contro quel “gigante” che sta distruggendo il nostro eco-sistema, sporcando di
nero tutto quel che tocca.
Per la mancanza d’affetto e d’amore un giorno il mondo ebbe un malore
E poiché si sentiva cadere un bimbo piccino lo volle tenere
Aprì le braccia più che poteva però non riusciva a tenerne un granché
a lui si unì un altro bambino ma non ne tennero che un pezzettino
Poi vennero altri a 10, a 20, e unirono mani e continenti
bambini pallidi, giallini, mori in un girotondo di tanti colori
ed un abbraccio grande e rotondo teneva in piedi l’intero mondo.
CIRILLO ZAMPICININI

MY WAY (Frank Sinatra)
Uno strapiombo ha interrotto la mia via e ha portato via la tua vita
che era anche la mia.
La risalita è stata dolorosa. Faticosa.
Ma la mia via era di nuovo davanti a me.
Come la mia vita: esponente alla terza.
La meraviglia della nostra vita, mia e tua, che si replica, vivace,
nei nostri nipoti: prolungamenti di noi.
Percorro la mia via popolata di nidi fecondi e cinguettanti.
Mi fermo: guardo indietro, quanti passi !
Nessuno senza di te.
CARLO AIRAGHI

CI SEI SEMPRE STATA (Luciano Ligabue)
Dedicata a me stessa e ad Anna
Comunque vadano le cose ricorda che avrai sempre
te stessa…
Nella vita può accadere di tutto, ma nella confusione dei
cambiamenti rimarrà sempre e per sempre una persona su cui
contare e fare affidamento…
Sì, quella persona sei proprio TU!
NADIA BORTOLOTTI


DONNE (Zucchero Fornaciari)
Negli occhi hanno gli aeroplani per volare ad alta quota
Le vedi camminare insieme
Donne alla moda
Donne in mezzo a una via
Donne a un telefono che non suona mai
SILVANO BRESSAN

DOVE SI BALLA (Dargen D’amico)
In questo periodo, che stiamo tutti attraversando fra mille problemi, ho voglia di leggerezza,
per questo ho abbandonato temi più impegnativi legati alle canzoni che amo.
“DOVE SI BALLA” mi è sembrata perfetta, invita alla spensieratezza, a cantare a voce alta e a ballare …
Si balla nella storia, il Lazzaretto progettato dall’architetto Michele Sammicheli è un palco importante.
Si balla nel tempo, a qualsiasi età vale la pena di ballare.
Si balla sui prati, giovani ballerine in tutù che si divertono.
Si balla nello spazio, fra terra acqua e aria in mezzo ai quali noi uomini siamo veramente piccoli.
Si balla nella libertà, al tramonto su una spiaggia greca.
FRANCESCA DALL’ORA

C’E’ CHI DICE NO (Vasco Rossi)
Io ho detto NO, ho scelto di cambiare strada, di cambiare abitudini,
di rifiutare la sofferenza degli animali che diventano cibo.
Ho detto SI al rispetto di ogni genere senziente e la mia scelta è stata il
risveglio dal “torpore” della mia ignoranza, non sapevo cose
inimmaginabili, ho scelto di voler conoscere.
Ho detto NO ed è stata una scelta consapevole,
l’unico rimorso è averlo fatto tardi.
PIA JOANNE HANCOCK

OLTRE IL GIARDINO (Fabio Concato)
Perdere il lavoro a 50 anni: un vero incubo nella realtà odierna
soprattutto per le persone non più giovanissime. In questo contesto
l’uomo ipotizza qualsiasi cosa anche di reinserirsi in altri mestieri, pur
di ritrovare la serenità perduta.
Molti rammaricati soccombono a questa situazione, ma molti non
perdono la fiducia convinti, di poter ricominciare e di reinventarsi,
magari “giardiniere” per il gusto di vivere tra colori e profumi, una
vita più semplice, ma allo stesso tempo più “pulita”, in cui ritrovare,
la vera essenza della vita.
FRANCESCA OLIVIERI

HO MESSO VIA (Luciano Ligabue)
Ho messo via un po’ di rumore, d’illusioni, di consigli
ne ho messi via due tre cartoni e comunque so che sono lì…
Ho messo via un bel po’ di foto, che prenderanno polvere sia su
rimorsi che rimpianti, che rancori e sui perché…
Mi sto facendo un po’ di posto, e che mi aspetto chi lo sa, che
posto vuoto ce n’è stato, ce n’è e ce ne sarà.
Ho messo via un bel po’ di cose ma
non mi spiego mai il perché, non riesca a metter via te.
BARBARA PROVEDELLI

UNA MINIERA (News Trolls)
Il paese si risveglia, inizia un nuovo giorno ….
Ogni lavoro nasconde pericoli,
troppo spesso qualcuno non ritorna,
le mani si cercano ma non hanno domani.
Con queste immagini voglio ricordare tutti gli uomini e le
donne che ogni giorno muoiono sul lavoro…
ADRIANA SAONCELLI

OVUNQUE SARAI (Irama)
Oggetti, ambienti, scorci, simboli e similitudini…tutto mi
riporta ad una mancanza, un ricordo, un’emozione…
Dedicato a mia mamma e mio papà…se sarete qui,
non lo saprò, ma se sarete voi lo sentirò.
RITA TOFFALI

EMOZIONI (Lucio Battisti)
LA PERDITA Tutto ciò che accade è la preparazione all’incontro con noi stessi.
VOLA IN CIELO Una missione dell’Anima.
LA MALATTIA Quelli che chiamiamo problemi sono in realtà i nostri più grandi alleati.
LA CRESCITA Emerge all’improvviso alla luce del sole e va curato, annaffiato, protetto.
LA RINASCITA C’è sempre una strada affascinante da percorrere: basta lasciarsi guidare dall’Amore.
MARIA CHIARA VERMIGLIO

OVUNQUE SARAI (Irama)
A KYO
Lo so che ci sei.
Un germoglio abbarbicato sullo sperone di una roccia, la crepa che screzia la superficie di un uovo, il rosario sgranato tra le mani di un malato, il battito d’ali d’una sgargiante farfalla… sì, ogni cosa mi parla di te eppure sento la tua voce guidarmi e dirmi “guarda oltre”.
Così, quando l’affanno cede il posto alla consapevolezza, mi metto di nuovo dietro l’obiettivo e finalmente la realtà mi rivela la tua vera essenza: LUCE.
Capisco che il nostro fuggevole incontro è bastato a chiarirmi il senso di un amore che presiede ogni manifestazione, ne è la condizione.
E in questa meravigliosa e variopinta pellicola della vita, la tua presenza di luce
si imprime, per farmi vedere il mondo per ciò che realmente è.
Papà
DANIELA VERONESE

SI’, VIAGGIARE (Lucio Battisti)
Sono partita da un atto d’amore dei miei genitori e da li mi sono messa in moto come un auto sfrecciante.
Ho preso qualche buca, ma con una breve riparazione sono sempre ripartita.
Ora sono ferma ad uno stop perché sono entrata in una buca inattesa profonda e inevitabile, il motore è al minimo.
La valigia sopra la poltrona mi sta aspettando pronta per raggiungere nuove mete.
LUCIANA VINCENZINI

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